Pubblicato il: 29/09/2021 00:00
È fuorviante attribuire solo alla transizione verso l'energia pulita l'aumento del costo del gas in bolletta: offerta limitata, temperature in calo e disponibilità eolica ridotta sono tra le cause.

A dichiararlo è Fatih Birol, il direttore dell'International Energy Agency nel comunicato diramato in questi giorni su un argomento molto dibattuto a proposito del possibile collegamento tra l'aumento del gas in bolletta e la produzione di energia rinnovabile.

L'aumento del prezzo del gas in Europa, in linea con le dinamiche del mercato asiatico e del Nord America, è da attribuire a diversi fattori. Le temperature più basse dei primi mesi dell'anno corrente hanno determinato, secondo l'Iea, una forte ripresa della domanda di gas a fronte di un'offerta più limitata, rispetto al previsto, a cui si aggiunge in queste settimane una disponibilità di energia eolica inferiore al solito. Inoltre, si legge nel comunicato, una serie di interruzioni, ritardi imprevisti e una manutenzione non effettuata nei tempi giusti hanno condizionato la produzione di gas naturale liquefatto (Gnl), in tutto il mondo, che è stata inferiore alle attese.

Con queste premesse, l'Agenzia, individua dunque molteplici elementi che condizionano domanda e offerta, sottolineando come i mercati dell'elettricità e del gas siano interconnessi e lo saranno ancora per il periodo di transizione verso l'energia pulita, fino a quando la domanda globale di gas diminuirà.

Infine, prendendo spunto dai problemi (in parte anche politici) legati alla disponibilità del gas, si ribadisce l'importanza di investire nelle fonti energetiche rinnovabili per migliorarne l'approvvigionamento.