Gas, l'Olanda fermerà Groningen entro il 2030

Groningen
Pubblicazione: 3 aprile 2018
Il governo olandese ha annunciato oggi che la produzione di gas dello storico giacimento gigante di Groningen nel prossimo anno termico 2018-19 scenderà a 19,3 miliardi di mc dai 21,6 mld mc dell'anno in corso, per poi scendere ancora a 17,5 l'anno successivo, a 13,5 nel 2020-21 e a 12 mld mc "non più tardidel 2022 ma forse anche un anno prima", per poi fermarsi infinedel tutto entro il 2030.

E' quanto previsto dalle raccomandazioni illustrate stamani dal ministro dell'Economia, Eric Wiebes. In una not a il governo olandese ha fatto sapere che la tempistica esatta dei tagli dipenderà dalla rigidità degli inverni e che i dati citati sopra si intendono in condizioni normali, con temperature nella media. La decisione del governo dell'Aja dipende come spesso ricordato alla volontà di rispondere al fenomeno dei terremoti che hanno colpito la regione negli anni passati, la cui causa è attribuita all'estrazione di gas. L'ultima scossa si è avuta in gennaio, di magnitudo 3,4, la più forte dal 2012.Wiebes ha definito la decisione un "punto di svolta (...) finora abbiamo combattuto i sintomi ma non la causa".

La progressiva riduzione del tetto di produzione, che ancora nel 2013 aveva toccato i 53,9 mld mc, è uno dei principali fattori, insieme al calo produttivo del Mare del Nord, alla base del declino progressivo della produzione interna di gas dell'Europa.

Scoperto nel 1959, Groningen è il maggior giacimento di gas in Europa ed è operato da NAM, jv tra Royal Dutch Shell e ExxonMobil nata nel 1963. L'Italia importa gas prodotto da Groningen dal 1974, quando è stato inaugurato il gasdotto che entra nel nostro territorio da Passo Gries, al confine con la Svizzera.