I dati di Copernicus sul riscaldamento globale ad aprile 2024
Da 11 mesi consecutivi, la temperatura del Pianeta è costantemente a livelli record. Anche il mese scorso ha segnato un primato nella serie storica che inizia negli anni ’40. Il riscaldamento globale ad aprile 2024 è arrivato a +1,58 gradi sopra la media del periodo pre-industriale, convenzionalmente identificato con il 1850-1900. Secondo i dati del sistema ERA5 di Copernicus, il servizio europeo di monitoraggio satellitare, la temperatura media a livello globale è stata 0,14°C più alta rispetto al record precedente, che risaliva ad aprile 2016, e 0,67°C sopra la media degli ultimi 30 anni.
Record di riscaldamento globale aprile 2024: il ruolo degli oceani
Non è la prima volta che la temperatura globale resta a livelli record così a lungo. Una striscia di primati infranti così lunga si era verificata anche tra 2015 e 2016, grazie anche alla spinta di El Niño, un fattore non antropico che attiene alla variabilità naturale del sistema climatico terrestre e può aumentare l’anomalia termica di 2-3 decimi di grado al suo picco.
È però la prima volta che questo record prolungato sfora la soglia di 1,5 gradi. Secondo i dati di Copernicus, la temperatura media globale degli ultimi 12 mesi – da maggio 2023 al mese scorso – è stata 1,61°C sopra il periodo pre-industriale e 0,73 gradi più alta di quella degli ultimi 30 anni. Anche in questo caso El Niño ha dato il suo contributo, benché il fenomeno sia ormai scemato in primavera.
La temperatura degli oceani, però, resta a livelli mai registrati prima, da 13 mesi (aprile 2024 ha chiuso con 21,04°C, appena sotto il record di aprile 2023 con 21,07°C). Le masse oceaniche assorbono circa il 90% del calore in eccesso dovuto al riscaldamento globale e lo rilasciano lentamente in atmosfera. Di fatto, l’anomalia termica dei nostri mari è un “serbatoio” di calore di cui continueremo a vedere gli effetti ancora a lungo.