La cicala e la formica

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Pubblicazione: 16 dicembre 2021

(Una questione di giustizia)


Gli aumenti che abbiamo osservato sul gas e di conseguenza sull’energia elettrica da giugno 2021 ad oggi, stanno pesando sulle tasche delle famiglie e delle imprese.

 Il Governo è intervenuto con uno stanziamento a luglio di 3,2 miliardi, uno a novembre per 1 miliardo e se ne sta prospettando un terzo per annunciati 3,8 miliardi.

Esiste certamente la necessità di aiutare le famiglie e anche le Imprese a sostenere i maggiori costi che stanno subendo.

 

Torna alla mente la vecchia storia della cicala e della formica. Storia che si tramanda da secoli e che si fa risalire ad Esopo. Nel racconto quando al sopraggiungere dell’inverno la cicala cominciò a sentire i morsi della fama, andò dalla formica a chiedere qualcosa da mangiare. La formica rispose: “ Mentre io nell’estate lavoravo per portare a casa il cibo per l’inverno, tu cosa facevi?” “Cantavo” rispose la cicala. “e allora adesso balla” replicò la formica.  

 Purtroppo i 25 secoli trascorsi durante i quali si è tramandata la favola, non sembrano aver lasciato un’impronta decisiva. Anzi.

 La domanda reale per tornare al contributo al gas è: a carico di chi questi extra costi sono sostenuti?

 

La risposta è :  a carico della fiscalità generale. Questa decisione porta con sé una grave ingiustizia.

Coloro che negli anni passati hanno scelto di installare caldaie a pellet e a cippato, sobbarcandosi costi impiantistici superiori, anche di molto, a quanto ha speso chi ha installato una caldaia a gas, ora vede parte della propria fiscalità andare in soccorso di quegli altri che invece l’investimento non l’hanno fatto.

Anzi, per molto tempo e ancora in questo momento le agevolazioni fiscali sono equivalenti tra caldaie che si avvalgono di una fonte rinnovabile come il pellet  e le caldaie a gas, quando non addirittura di maggior favore per il gas come nel caso del Comune di Milano.

C’è un legittimo malcontento tra coloro che hanno creduto nel superamento del gas e coraggiosamente hanno installato caldaie a pellet e a cippato. Oggi vedono riconosciuta la loro lungimiranza perché  la loro “bolletta” è rimasta stabile, ma sono costretti a partecipare agli sgravi offerti a chi consuma gas.

Gli oltre 7,5 Miliardi di aiuti al gas, in meno di 6 mesi sono a ben vedere incentivi alle energie fossili. Si pensi che il Conto Termico, varato per favorire l’installazione di apparecchi alimentati a rinnovabili come appunto le caldaie a pellet,  dal 2013 ad oggi, in 9 anni ha riconosciuto 1 miliardo e 366 milioni di euro di incentivi complessivi. Il gas in questi 6 mesi ha assorbito risorse che coprirebbero i prossimi  60 anni di investimenti per le caldaie alimentate a pellet e cippato.

Che questo avvenga a carico anche di chi ha creduto e speso per favorire la transizione non è giusto.

Perciò Carbotermo per i suoi oltre 100 clienti che negli scorsi anni hanno avuto fiducia nella Società ed hanno installato una caldaia a pellet condominiale, ha deciso di riconoscere uno sconto del 10% sul valore di riferimento del pellet per la stagione termica corrente.

Forse non sarà sufficiente a compensare il versamento forzoso fatto a favore del gas, ma è un valore concreto che vogliamo condividere con i nostri clienti.