Le emissioni di gas serra nel 2022 sono cresciute “a un ritmo allarmante”

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Pubblicazione: 7 aprile 2023

I dati della Noaa sulle emissioni gas serra 2022

Nuovi record per le concentrazioni di gas climalteranti in atmosfera. L’anno scorso anidride carbonica, metano e ossidi di azoto hanno continuato a crescere “a un ritmo allarmante”, spiega la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) in un recente rapporto sulle emissioni gas serra 2022. “Le nostre ultime misurazioni confermano che i principali gas serra continuano ad aumentare rapidamente nell’atmosfera”, spiega Stephen Montzka della Noaa. “È un chiaro segno che saranno necessari molti più sforzi se speriamo di stabilizzare i livelli di questi gas nei prossimi decenni”.

I record delle emissioni gas serra 2022
L’anno scorso, la concentrazione di CO2 in atmosfera è cresciuta di 2,13 parti per milione (ppm), fino a raggiungere quota 417,06 ppm. La traiettoria dell’aumento è in linea con quella registrata nell’ultimo decennio, ma è anche l’undicesimo anno consecutivo in cui la CO2 è cresciuta di più di 2 ppm. Si tratta del tasso di crescita più alto e protratto nei 65 anni da quando esistono le rilevazioni sistematiche. Ad oggi, in atmosfera c’è una concentrazione di CO2 il 50% più alta rispetto ai livelli del periodo preindustriale (1850-1900).

Molto allarmante anche l’aumento del metano. Questo gas con potere climalterante 82,5 volte superiore a quello della CO2 (durante i primi vent’anni in atmosfera), è aumentato di 14 parti per miliardo (ppb) arrivando a 1,911,9 ppb. In questo caso, il tasso di crescita è ai massimi: il 4° maggiore di sempre (le rilevazioni sono iniziate nel 1983) dopo i record del 2020 e del 2021. Oggi, i livelli di metano sono 2,5 volte superiori a quelli della seconda metà dell’Ottocento.

Infine, gli ossidi di azoto (NOx) completano il quadro delle emissioni di gas serra nel 2022. Gli NOx l’anno scorso hanno registrato il terzo maggior aumento di sempre crescendo di 1,24 ppb per arrivare a quota 335,7 ppb. i due anni peggiori sono il 2020 e il 2021. Rispetto all’epoca preindustriale, la concentrazione e oggi il 24% più alta.

Da dove arriva tutto il metano?
Mentre l’aumento di NOx negli ultimi decenni è legato principalmente all’uso di fertilizzanti azotati e letame, in combinazione con l’espansione e l’intensificazione delle attività agricole, restano ancora in parte sconosciute le cause dietro il balzo del metano. L’andamento delle concentrazioni di CH4 in atmosfera disegna una S: gli aumenti sono spezzati da un periodo di stabilizzazione tra fine ’90 e primi anni 2000, su cui la scienza si continua ad interrogare. L’anno scorso proprio uno studio della Noaa proponeva di spiegare l’85% dell’aumento dal 2006 al 2016 come legato all’incremento delle emissioni microbiche generate da bestiame, agricoltura, rifiuti umani e agricoli, zone umide e altre fonti acquatiche, mentre il resto sarebbe stato da attribuire all’incremento delle emissioni da combustibili fossili. Tuttavia, non c’è ancora un consenso scientifico a riguardo.