Scuola e ambiente, il cantiere infinito

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Pubblicazione: 23 gennaio 2023
Il primo messaggio arriva dal liceo Cremona, in viale Marche. C'è una perdita da un tubo nello scantinato. Poi si aggiunge il Majorana di Rho, per un «calorifero bucato». Dal Marcora di Inveruno, invece, le società sportive si lamentano che fa freddo in palestra. I minuti passano, le segnalazioni aumentano. Non tutte sono disservizi: molte sono richieste di tenere acceso il riscaldamento in una determinata fascia oraria, perché ci sono gli scrutini.

Sono le 10 e siamo in via Soderini, nella sede di Città Metropolitana dove opera il settore Efficientamento energetico, che monitora il riscaldamento negli edifici scolastici e riceve le richieste di intervento. Nel 2021 sono state 377, nel 2022, invece, 414 nel corso della «stagione termica» che va da ottobre a aprile. A gestirle, uno staff di nove fra tecnici e impiegati, guidato da Giorgia Casarola, responsabile della Gestione impianti tecnologici e dal direttore del settore Efficientamento energetico Carlo Campari.

Sono 150 i poli scolastici in capo a Città Metropolitana, fra città e hinterland. A questi si aggiungono altri venti edifici, tra la Prefettura, e la sede di viale Piceno dove ci sono l'Icam (il penitenziario per detenute madri) e la terapia neonatale della Macedonio Melloni. Un patrimonio imponente. Considerando solo le scuole, il volume riscaldato - 5 milioni e mezzo di metri cubi - corrisponde a quello di circa 25 mila 800 appartamenti (considerando un alloggio medio da 80 metri quadrati). Due terzi sono stati costruiti tra il 1960 e i primi anni 80. Per questo sono estremamente «energivori».

Fino a qualche anno fa, le scuole segnalavano i problemi attraverso telefonate. Ora c'è la piattaforma «In Linea», sviluppata dagli informatici dell'ente, che registra le richieste e le manda in contemporanea sia agli uffici che ai quattro gestori. Uno si occupa solo dell'ambito Parco Nord, ovvero del polo scolastico più grande d'Europa, a Cinisello Balsamo, che comprende tre superiori e ben 5 mila studenti. Sulla piattaforma anche le scuole vedono in tempo reale quanti giorni richiede l'intervento. Il riscaldamento invece è telecomandato e ogni settimana, in base anche alle previsioni del tempo, si fanno aggiustamenti al'l'orario di accensione o spegnimento. «Per la maggior parte dei problemi, come le perdite ai radiatori, basta qualche ora. Con un patrimonio immenso e datato come il nostro, dei problemi ci saranno sempre. Ma abbiamo avviato da anni un progetto di efficientamento energetico che ora si potenzia con il programma Territori Virtuosi» spiega Casarola. Si è partiti dalle caldaie. Ora ne restano 14 a gasolio: due a Milano e il resto a Rho.

Molto è cambiato a partire dal 2014, quando l'ente ha dismesso i vecchi contratti che non coprivano l'efficientamento energetico. Con «Territori Virtuosi»,che prevede una partnership pubblico-privato, sono arrivati 14 milioni dalla Regione (su un investimento di 51) che saranno utilizzati per interventi su 142 scuole, attuati da gestori ingaggiati con i contratti di prestazione energetica (epc). «In questo caso il fornitore, oltre a realizzare l'impianto, dovrà gestirlo per 15 anni e il canone gli verrà riconosciuto in funzione al risultato, ovvero al risparmio che porterà in bolletta e sulle emissioni inquinanti. È un modello del tutto diverso dal precedente, dove magari accadeva che l'impianto lo facesse una ditta e la manutenzione un'altra» dice l'ingegner Campari.

Tra i primi effetti di «Territori virtuosi» c'è il cantiere al'Itis Curie-Sraffa di via Fratelli Zoia, dove si sta completando il cappotto su un'ala e sono stati sostituiti i generatori. Entrerà in funzione, invece, tra un paio di settimane la caldaia a biomasse - a cippato di legno - che riscalderà il polo scolastico del Parco Nord dove si trovano il liceo Casiraghi, il Montale e il Cartesio. L'impianto, costruito dall'ente in partnership con Carbotermo, è il primo del Milanese e tra i pochissimi in Lombardia (uno è in arrivo a Canzo). Permetterà di risparmiare 364, 8 tonnellate di petrolio l'anno (pari a 12 autotreni) e 1038 tonnellate di CO2 l'anno. Tutto il programma Territori Virtuosi invece porterà a un risparmio di 20 mila tonnellate l'anno di emissioni e 8 mila di petrolio (267 autotreni).